Germania, approvato il salario minimo: 8,5 euro l’ora
Dopo l’approvazione del Bundestag, restano sette i paesi dell’Ue senza la paga minima oraria, Italia compresa
È stato approvato quest’oggi, in Germania, il salario minimo, una conquista sociale e sindacale che – come ricordato dal ministro del Lavoro, Andrea Nahles, è costata dieci anni di discussioni e scontri. Al Bundestag la maggioranza è stata schiacciante: 535 voti favorevoli e 66 contrari. Il disegno di legge era stato presentato in primavera e si applicherà ora in tutta la Germania,
a Est e a Ovest, a tutti i lavoratori e finalmente introdurrà stipendi dignitosi per milioni di persone che pur avendo lavorato diligentemente sono state sottopagate,
ha dichiarato il ministro Nahles. La cifra base sarà di 8,5 euro l’ora e riguarderà un bacino di quattro milioni di lavoratori. La parte maggiormente interessata dalla riforma sarà l’Est con una percentuale di lavoratori coinvolti fra il 25 e il 30% e quella dei bassi Land dove la riforma riguarderà il 10-15% della forza lavoro.
Si tratta di una vittoria significativa che i socialdemocratici potranno spendere con l’elettorato: il salario minimo, infatti, è stata una delle pietre basali della Grande Coalizione, la principale “merce di scambio” per il patto di governo fra Spd e la Cdu di Angela Merkel.
Il salario minimo si applicherà a partire dal 1° gennaio e avrà pochissime eccezioni: solo i minori di 18 anni potranno lavorare a una cifra più bassa del salario.
Non sono mancate le critiche al provvedimento, come quella di Deutsche Bank che stima fra i 450mila e il milione i posti di lavoro a rischio in seguito all’applicazione del nuovo salario minimo. Fra i 28 Paesi dell’Ue restano sette quelli senza salario minima, Italia compresa.
Via | Il Sole 24 Ore
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